Eugenio Carmi Armonie dell'invisibile La bellezza immaginaria Harmonies of the Invisible Imaginary Beauty
Autore/i | a cura di Claudio Cerritelli | ||
Editore | Silvana Editoriale | Luogo | Milano |
Anno | 2009 | Pagine | 160 |
Dimensioni | 24x27 (cm) | Illustrazioni | 96 ill. a colori e 20 b/n n.t. - colors and b/w ills |
Legatura | bross. ill. a colori con alette - paperback | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano/Inglese - Italian/English text | Peso | 1200 (gr) |
ISBN | 8836614760 | EAN-13 | 9788836614769 |
momentaneamente non disponibile
Ravenna, Museo d'Arte della città, 29 agosto - 25 ottobre, 2009.
Questo volume documenta il percorso creativo di Eugenio Carmi (Genova 1920), uno dei più sensibili interpreti dell’astrattismo contemporaneo, che ha sempre amato definirsi “fabbricante di immagini”.
La storia prende avvio dai paesaggi e dai ritratti della fine degli anni quaranta in cui emergono i valori costruttivi assimilati nel periodo torinese sotto la guida di Felice Casorati.
Tra il 1958 e il 1963 la ricerca sul segno e sul valore tattile della materia testimonia la sintonia dell’artista con gli umori dell’Informale. L’esperienza all’Italsider (1958/1965) influenza parallelamente una serie di ricerche sul rapporto arte-industria come possibilità di sperimentare macchine ottiche basate sulla molteplice stimolazione percettiva dello spettatore. Negli anni settanta l’interesse di Carmi torna totalmente alla pittura, dapprima sognata come città immaginaria e luogo di intersezioni geometriche, in seguito esaltata nelle sue tensioni dinamiche, tramite per intuire gli “spiragli dell’altrove”, le forme dell’invisibile.
Negli anni ottanta e novanta la geometria viene esplorata come dimensione cosmica e spirituale, con il desiderio di svelare la bellezza di un mondo armonico e sereno.
Nel recente periodo l’astrattismo lirico di Carmi gioca con i temi costruttivi del suo stile inconfondibile, dallo sdoppiamento dell’immagine ai piani inclinati, dalla forza irradiante del cerchio agli sconfinamenti dalla superficie, territori d’emozione ancora possibili che l’esercizio quotidiano della pittura comunica nel suo divenire spaziale.
Il catalogo accoglie i testi di Claudio Spadoni e Claudio Cerritelli, ed è completato da apparati biobibliografici.
Note alle condizioni del volume
Nessuna. (T-CA)
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