Il Seicento in Casentino Dalla Controriforma al tardo Barocco
Autore/i | a cura di Liletta Fornasari. | ||
Editore | Pagliai Polistampa | Luogo | Firenze |
Anno | 2001 | Pagine | 376 |
Dimensioni | 24x31 (cm) | Illustrazioni | ill. a colori e b/n n.t. - colors and b/w ills |
Legatura | bross. ill. a colori - paperback | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 2200 (gr) |
ISBN | 8883043367 | EAN-13 | 9788883043369 |
Prezzo | 41.32 € | Sconto | 15% |
Prezzo scontato | 35.12 € |
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Saggi critici di: Giovanna Benadusi, Piero Scapecchi, P. Ugo Fossa, Giuseppe Buffon, Bernadetta Giordano, Pierdamiano Spotorno, Francesco Pasetto, Alberta Piroci Branciaroli, Luciana Borri Cristelli, Alessandra Baroni Vannucci, Lucilla Conigliello, Lauro Botteri, Roberto Contini, Marina Cellini, Liletta Fornasari, Stefano Casciu, Sandro Bellesi, Andrea Andanti, Patrizia Freschi, Eike D. Schmidt, Alberta Piroci Branciaroli, Laura Speranza, Sandra Pietrini, Alberto Bisaccioni, Maria Cristina Castelli.
Il catalogo contiene riproduzione di 73 opere, introdotte da schede, esposte nella mostra Il Seicento in Casentino ed una serie di saggi critici. “L’idea della mostra, impostata a taglio territoriale, prende le mosse da una ricognizione fatta capillarmente nell'intera vallata casentinese secondo una duplice intenzione. La prima è quella di registrare i vari fenomeni artistici e culturali che in Casentino hanno caratterizzato l’epoca compresa tra gli anni Ottanta del Cinquecento e i primi quattro decenni del XVIII secolo cercando di evidenziare le affinità e le differenze rispetto ai maggiori centri limitrofi e le altre vallate aretine. La seconda è invece connessa alla volontà di dare un quadro attuale più completo possibile del patrimonio seicentesco raccolto in questa terra nel corso degli anni mettendo per la prima volta ordine, attraverso la ricerca documentaria, nelle vicende relative alle attribuzioni, alle provenienze, ai passaggi di proprietà e alla storia delle varie committenze, compreso quelle di una parte di opere nate in origine per diversa destinazione e ora conservate in loco. È stato fatto quindi un censimento entro i confini odierni della vallata, che delimitano tre zone, comunemente dette Casentino superiore, medio e inferiore” (Liletta Fornasari).
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