La leggenda del collezionismo Le quadrerie storiche ferraresi
Autore/i | A cura di Grazia Agostini, Jadranka Bentini e Andrea Emiliani | ||
Editore | Nuova Alfa Editoriale | Luogo | Bologna |
Anno | 1996 | Pagine | 232 |
Dimensioni | 15x28 (cm) | Illustrazioni | 122 ill. col. n.t., num. ill. b/nn.t. |
Legatura | bross. ill colori | Conservazione | |
Lingua | Peso | 1600 (gr) | |
ISBN | 8877790741 | EAN-13 | 9788877790743 |
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(Cataloghi di Mostre).
Edizione Speciale Nuova Alfa Editoriale per conto di Cassa di Risparmio di Ferrara.
Ferrara, Pinacoteca Nazionale, Palazzo dei Diamanti, 25 febbraio - 26 maggio 1996.
Lo straordinario patrimonio artistico-culturale prodotto a Ferrara fin dal primo Quattrocento, segno evidentissimo della magnificenza e munificenza della Casa d'Este, come è noto, è andato in gran parte disperso a partire dalla fine del XVI secolo, con il passaggio di Ferrara sotto il dominio pontificio.
Quello che nei secoli successivi è stato un vero e proprio saccheggio della città, come ha affermato Andrea Emiliani, "una specie di palestra per collezionisti e per deportatori; nacquero tra queste mura ormai silenziose tutti quei problemi di difesa ambientale che verranno dibattuti alla fine del Settecento".
La dispersione delle opere ferraresi, non diffonde solo il mito della Corte Estense nelle grandi capitali straniere, ma avvia anche una nuova attività di tutela del patrimonio artistico, quello appunto del collezionismo privato di nuovi magnati.
Nei primi mesi del 1996 l'esposizione "La leggenda del collezionismo" ha raccolto parte delle quadrerie storiche ferraresi più importanti, sviluppatesi a partire dal primo '800.
L'evento ha riunito oltre cento opere di artisti attivi tra il XV e il XVI secolo (Cosmè Tura, Ercole de'Roberti, Mazzolino, Dosso Dossi, Scarsellino e molti altri protagonisti della grande scuola ferrarese e non) che nei secoli successivi sono appartenute alle collezioni Massari, Costabili, Santini, Sacrati Strozzi, Vendeghini Baldi, Cini.
Queste opere sono state contestualizzate in un affascinante percorso espositivo che ha ricostruito la storia del gusto e della memoria artistica della città. Una storia, quella del collezionismo ferrarese, che ha sicuramente costituito una delle pagine più importanti, addirittura leggendarie, del panorama collezionistico italiano.
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