Luigi Gioli. L'epica agreste e la città moderna tra Macchia e Impressione
Autore/i | Francesca Cagianelli | ||
Editore | Umberto Allemandi | Luogo | Torino |
Anno | 2005 | Pagine | 161 |
Dimensioni | 21X31 (cm) | Illustrazioni | 174 ill. b/n, 38 ill. colori n.t. |
Legatura | Cart. edit. con sovracc. ill. | Conservazione | nuovo |
Lingua | italiano | Peso | 1200 (gr) |
ISBN | 8842212970 | EAN-13 | 9788842212973 |
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(Archivi dell'Ottocento).
Approdato tardi all'arte, in pratica autodidatta, dopo un primo periodo trascorso sulle colline pisane a stretto contatto con i protagonisti della rivoluzione macchiaiola, Luigi Gioli (Settimo, Pisa, 1854 - Firenze, 1947) raggiunge la maturità a Parigi, negli anni settanta del Novecento, a fianco del fratello maggiore Francesco.
Inizialmente vicino alle esperienze artistiche del fratello, rispetto al quale è stato per lungo tempo ritenuto a torto artista di secondo ordine, Luigi Gioli è influenzato soprattutto da Fattori, come dimostra la palese predilezione per le scene maremmane e militari: conquista tuttavia una cifra tutta sua, e filtra i propri temi con un approccio completamente diverso da quello dell'ideale maestro, guardando alla scena rurale con spirito di osservazione borghese. La sua importanza resta comunque legata alla specializzazione nella tematica equestre, con innumerevoli opere dedicate a eventi campestri e paesaggi urbani, sempre dominati dalla presenza di cavalli: ancor più dello stesso Fattori è il «pittore di cavalli» per eccellenza. (T-CA)
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